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Aidoru. Così in Giappone si pronuncia la parola inglese “idol”, idolo, ed è nella terra del Sol Levante il modo di chiamare le star che, giunte giovanissime all’apice del successo, sono poi dimenticate subito dopo. Nati nei primi anni Novanta a Cesena con il nome di Konfettura, gli Aidoru sono Dario Giovannini, Diego Sapignoli, Michele Bertoni e Mirko Abbondanza.

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17/05/10

Aidoru comparsi sul portale di San Marco in Lamis

Music'Arte / AIDORU
Scritto da NICOLA MARIA SPAGNOLI

Songs Canzoni - Landscapes Paesaggi -  Trovarobato TRB 020
Dopo un primo ascolto il pensiero corre subito ad alcuni storici album di Brian Eno, a quelle storiche  Music for Airport o Music for Films che hanno segnato anche il percorso del rock degli anni ’70 e non solo, musiche ambientali che ritroviamo, ma per gruppo, in questo disco degli Aidoru, cesenati e sulla breccia da oltre un decennio ma con nome giapponese (Aidoru/Idol che è anche il titolo di un celebre romanzo di William Gibson, il padre del cyberpunk).
Ci aveva colpito Sputnik contenuto in 5 piccoli pezzi per gruppo con titolo… del 2001, ora, dopo l’accattivante 13 piccoli singoli radiofonici,  rieccoli con musiche ancora più rarefatte, minimaliste, colte. Squarci sonori piuttosto che brani, che negli episodi più riusciti danno realmente emozioni suggerendo visioni di paesaggi urbani come in una colonna sonora documentaria frammentaria ed essenziale, a volte sincopata e rumoristica a volte scarna e rarefatta e, a volte ancora, melodica e meditativa.
Questa ricerca sonora (il disco è strumentale!) viene creata, come in precedenza, soprattutto per il teatro tant’è che i pezzi sono presentati in concerto alternativamente a Tierkreis di Stockhausen e quindi, logicamente, anch’essi escono dagli schemi delle classiche composizioni o canzoni, dal genere rock come dal jazz ma, anche dalla musica contemporanea.
Due in uno i progetti in questo CD per, fondamentalmente, due chitarre, basso e batteria le prime undici tracce fra cui emergono emotivamente la breve Reportage e la suggestiva Ritratto delle correnti dal ritmo stanco. I brani della seconda parte, quella di Landscapes Paesaggi sono più, potremmo dire, d’avanguardia, elettronici e rumoristici ma pur sempre d’atmosfera e…ascoltabili, alcuni dal sapore più teutonico specie nel suggestivo Di notte in cui crea un particolare sound soprattutto l’accordion di Dario Giovannini che troviamo anche al piano e voce in  Reportage 03, l’unico brano “cantato”ma…alla Demetrio Stratos, quello di Cantare la Voce per intenderci.
Una segnalazione doverosa anche per l’etichetta, peraltro premiata come la migliore delle emergenti nel 2009 ed al grafico per libretto e copertina. (da RARO n.217 -  gennaio 2010)

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