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Aidoru. Così in Giappone si pronuncia la parola inglese “idol”, idolo, ed è nella terra del Sol Levante il modo di chiamare le star che, giunte giovanissime all’apice del successo, sono poi dimenticate subito dopo. Nati nei primi anni Novanta a Cesena con il nome di Konfettura, gli Aidoru sono Dario Giovannini, Diego Sapignoli, Michele Bertoni e Mirko Abbondanza.

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14/02/10

Aidoru su Audiodrome

http://www.audiodrome.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=5831

Ovvero quando il packaging e il disco sono inseparabili.

Semplicistico, vero, però una certa idea del nuovo Aidoru la rende. Disco del tutto strumentale e diviso idealmente in due parti, con composizioni dai titoli sintetici e diretti e un torrenziale fiume di parole (ad opera di Roberta Magnani) che si inseguono frenetiche e magnetiche sui bordi della copertina e ai margini del booklet. Dopo 13 Piccoli Scherzi Radiofonici, gli Aidoru non abbandonano la spinta improvvisativa e avant che caratterizzava tutto il disco, ma la ridefiniscono riuscendo a risultare allo stesso tempo fedeli alla loro cifra stilistica e, tramite essa, a restituire pezzi che si dibattono tra accenni a math/post-rock e scenari sonori affascinanti. E in landscapes non ci si ritrova a fare i conti con il più classico e strasentito degli ambient, ma con la rielaborazione profondamente carica di emozioni di quanto espresso in Songs. Padronanza del linguaggio, maturità e fascinazioni trasversali, riunite a comporre il quadro delle enormi potenzialità attuali degli Aidoru.


A cura di: Giampaolo Cristofaro [giampaolo.cristofaro@audiodrome.it]

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